LA STELLA DI ANDRA E TATI – Cinema d’animazione
A pochi giorni dalla Giornata della Memoria, voglio segnalare il cartoon completamente italiano La stella di Andra e Tati, che racconta, attraverso il cinema d’animazione, la storia delle sorelle Alessandra e Tatiana Bucci, deportate ad Auschwitz-Birkenau all’età di 4 e 6 anni.
Il film d’animazione della durata di 26 minuti, diretto da Rosalba Vitellaro e Alessandro Belli, è stato presentato nel 2018 al Festival Internazionale Cartoons on the Bay di Torino. Coprodotto da Rai Ragazzi e dal Centro Larcadarte, con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione (MIUR), ha visto la partecipazione eccezionale di Laura Morante, Loretta Goggi e Leo Gullotta, che hanno dato le voci ai personaggi del film. Le sceneggiature sono state scritte da Valentina Mazzola e da Alessandra Viola.
IL PRIMO FILM D’ANIMAZIONE EUROPEO SULL’OLOCAUSTO
Attraverso le illustrazioni di Annalisa Corsi ed Enrico Paolantonio, il film presenta un linguaggio adatto ai ragazzi con l’intento di spiegare la vicenda delle leggi razziali, promulgate in Italia nel 1938, che tolsero a numerosi cittadini di origine ebraica ogni diritto, compreso quello alla dignità umana.
Il cartoon è incentrato sulla storia delle sorelle Bucci. Nel 1944 Alessandra e Tatiana vennero, infatti, deportate insieme alla mamma, alla zia e al cuginetto Sergio. Le sorelle Bucci furono scambiate per gemelle e, pertanto, furono indirizzate al Kinderblock, dove vennero condotti dal dott. Mengale disumani esperimenti di genetica. Lì dovettero convivere con la fame, il freddo e gli orrori commessi dai nazisti. Le sorelle riuscirono miracolosamente a sopravvivere e furono liberate nel 1945 con l’arrivo dell’Armata Rossa.
La stella di Andra e Tati è stato il primo film d’animazione europeo a trattare lo scottante tema dell’Olocausto.
LA TESTIMONIANZA DI ALESSANDRA E TATIANA BUCCI
Alessandra e Tatiana Bucci, note testimoni italiane dell’Olocausto, da oltre 20 anni sono attive con una campagna di sensibilizzazione che portano avanti nelle diverse scuole europee. Attraverso il racconto della loro orribile esperienza, si rivolgono direttamente ai ragazzi per far riflettere e non dimenticare le ferite lasciate da questo tragico capitolo della storia.
IL CINEMA D’ANIMAZIONE PER EDUCARE
Con delicatezza questo film d’animazione è riuscito a narrare le tristi vicende delle due sorelle, che attraverso i loro occhi raccontano la deportazione, le paure quotidiane e le prevaricazioni subite. Grazie al supporto del Ministero dell’Istruzione, il film è utilizzato come materiale didattico nelle scuole per avvicinare bambini e ragazzi allo studio della Shoah, con un linguaggio vicino a loro.
Il cinema d’animazione si dimostra, ancora una volta, un valido strumento per educare, insegnare e lasciare una traccia ed una testimonianza alla memoria collettiva, affinchè certi orrori non solo non vengano dimenticati, ma non vengano più ripetuti.